EURSAFE al tavolo UNI per una norma tecnica sugli spazi confinati
La futura norma dovrà specificare criteri utili per identificare i pericoli e valutare i rischi connessi alle attività da svolgere nelle diverse tipologie di ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento e ambienti assimilabili e i criteri per definire le misure di prevenzione e protezione e le procedure di emergenza da adottare nelle attività condotte in questi particolari ambienti.
Come precisato nella descrizione utilizzata nell'ambito del'inchiesta pubblica preliminare, l’entrata in vigore del DPR 177/2011, regolamento finalizzato alla qualificazione delle imprese che operano in ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento, ha determinato l’osservanza di obblighi per il datore di lavoro (committente/appaltante) che non tengono conto delle differenze di natura strutturale, impiantistica, delle lavorazioni condotte al loro interno, della natura e tipologia di sostanze pericolose e dei processi di lavoro. Peraltro, riguardo al campo di applicazione, tale regolamento non fornisce una definizione di spazio confinato o di spazio sospetto di inquinamento ma si riferisce alle aziende che operano negli ambienti di cui agli artt. 66 e 121 e di cui all'allegato IV del decreto legislativo 81/2008. Si rende utile e necessaria una norma che dia indicazioni ai datori di lavoro per identificare i pericoli e valutare i rischi connessi alle attività da svolgere nelle diverse tipologie di ambienti confinati e/o sospetti di inquinamento e ambienti assimilabili. Le indicazioni possono essere individuate solo a partire dalla definizione dei suddetti ambienti.
Scopo della nuova norma è quello di supportare i datori di lavoro nell’analizzare e valutare se all’interno delle infrastrutture aziendali o del proprio ciclo produttivo esistono ambienti che rientrano nel campo di applicazione del DPR 177/2011 o ambienti che, pur se sottratti a tale obbligo normativo, necessitano di particolari indicazioni operative sulla loro gestione. Ai fini dell’accesso e della permanenza dei lavoratori all’interno di ambienti sospetti di inquinamento e/o confinati è utile suddividere tali ambienti in diverse tipologie, identificate sia in base alle caratteristiche strutturali e impiantistiche sia in relazione alle attività lavorative da cui origina il rischio. A tali tipologie possono infatti essere associate specifiche modalità operative, misure di prevenzione e protezione e procedure di emergenza, di complessità e livelli di sicurezza crescenti sulla base dei rischi per gli operatori.
Ai lavori, in considerazione della sua esperienza e competenza, oltre alla della pluriennale attività nel settore come fondatore e coordinatore del network Spazioconfinato.it nonchè organizzatore dell'annuale Convegno Nazionale sugli Spazi Confinati, è presente anche il Presidente di EURSAFE ing. Adriano Paolo Bacchetta
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